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Il progetto 2020-2021 sull'attuazione dell'Agenda per l'apprendimento degli adulti differisce da quello precedente, in quanto si concentra principalmente su un numero limitato di priorità e linee d'azione. Ciò è dovuto, da un lato, al fatto che alcuni obiettivi sono stati parzialmente raggiunti, soprattutto in termini di conoscenza dei fenomeni legati all'apprendimento degli adulti, nel corso di progetti precedenti e, dall'altro, alla necessità di concentrare le risorse disponibili su settori sui quali nel frattempo non sono state attivate altre politiche e dispositivi. Resta la necessità di rafforzare la governance in termini di qualità delle relazioni tra le parti interessate e di aumentare il loro coinvolgimento diretto nel sostegno concreto sia per l'upskilling e la riqualificazione di adulti poco qualificati e scarsamente qualificati sia per il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda (in particolare quelli relativi all'accessibilità e alla qualità dell'offerta).
Negli ultimi anni sono stati compiuti grandi progressi, come dimostra anche la relazione nazionale sull'attuazione della raccomandazione Upskilling Pathways: se esiste una netta distinzione tra le responsabilità e le competenze di ogni attore istituzionale e sociale, sono ora visibili segnali di cooperazione sui territori e sulle regioni. Così come la necessità di intervenire per sostenere l'aggiornamento professionale degli educatori e degli insegnanti coinvolti nell'educazione degli adulti. Anche in questo caso, il progetto agisce a sostegno delle campagne di reskilling già avviate e sostenute con fondi istituzionali e con il SSF, anche nei programmi elementi di conoscenza sulle politiche europee nel campo dell'apprendimento degli adulti e delle tecniche per progettare e pianificare interventi da eseguire in partenariato e su una rete locale e transnazionale, anche con il contributo dei programmi dell'UE.
I gruppi target di attività del progetto sono quindi responsabili politici (livello centrale/regionale/locale) e insegnanti/educatori/formatori, garantendo che gli interventi si sviluppino su tutto il territorio nazionale. Le principali attività previste comprendono le azioni 1) per rafforzare la governance e 2) le attività di sensibilizzazione, training e upskilling degli educatori per gli adulti.
Per quanto riguarda il primo settore di intervento, si deve considerare che esistono diversi accordi che formalizzano la collaborazione tra scuole, servizi di pubblica attività, parti sociali, fondi interprofessionali e amministrazioni locali. Le attività prevedono di facilitare il consolidamento di questa forma di governance, attraverso l'organizzazione di momenti di confronto e di scambio, di sostegno al tavolo interistituzionale per l'apprendimento permanente e alle diverse infrastrutture organizzative di livello meno istituzionale, ma non meno utili e potenzialmente efficaci.
Per quanto riguarda la seconda linea d'azione, saranno effettuati interventi in 18 regioni, con corsi di aggiornamento di circa 70 ore per ciascuno degli oltre 400 educatori adulti provenienti dagli organismi CPIA, PES e formazione (in effetti, saranno creati gruppi di apprendimento composti da 24 partecipanti in ciascuna delle 18 regioni coinvolte).