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09.05.2017 - Il programma europeo Erasmus+ raggiunge il traguardo dei 30 anni e spegne le candeline a Firenze in occasione del Festival d’Europa nel corso di tre giorni (7-9 maggio) ricchi di incontri, esibizioni ed eventi. Protagonisti assoluti i giovani, quelli del passato ma soprattutto quelli del presente, la cosiddetta generazione Erasmus che a partire dal 1987 ad oggi, grazie al programma di studi all’estero ha avuto l’opportunità di conoscere l’Europa viaggiando, studiando e imparando le lingue. Promotori delle celebrazioni le tre agenzie nazionali di Erasmus+: Inapp, Indire e Ang presenti con i loro stand a Piazza SS. Annunziata dove per tre giorni hanno messo a disposizione di scuole, università e accademie informazioni su tutte le opportunità offerte dal programma oltre ad un palco per le esibizioni di conservatori e gruppi teatrali. Tra queste da sottolineare la prima esibizione assoluta dell’Orchestra Erasmus che domenica 7 maggio ha suonato in memoria delle giovani studentesse vittime lo scorso anno dell’incidente di Freginals, in Spagna. Il giorno successivo, l’8 maggio il programma ha visto alcuni momenti di approfondimento affidati a workshop tematici durante i quali si è parlato di innovazione scolastica, gemellaggi elettronici, tirocini, volontariato europeo, inclusione sociale ed educazione degli adulti. L’Inapp, che tra le tre agenzie nazionali ha competenze nell’ambito dell’istruzione e formazione professionale, ha proposto due focus rispettivamente sulla vocazione di Erasmus+ per i temi dell’equità e dell’inclusione sociale e sui tirocini orientati alla transizione scuola-lavoro. L’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche ha presentato alcuni dati utili a descrivere i risultati ottenuti dal programma su alcuni fronti ma anche ad individuare gli spazi di miglioramento sui quali lavorare. Se è vero, infatti che uno degli obiettivi prioritari delle azioni previste da Erasmus+ è quello di favorire la partecipazione di soggetti in condizioni di svantaggio, i numeri rilevano ancora una difficoltà da parte di persone con bisogni speciali a partecipare al programma. Nel triennio 2014-2016 su un totale di 25.469 partecipanti, infatti, solo l’1,2% dei soggetti coinvolti sono persone con bisogni speciali. Sul fronte dell’apprendimento in contesti lavorativi, la mobilità transnazionale promossa da Erasmus+ attraverso l’azione chiave 1 mobilità individuale ai fini dell’apprendimento rappresenta un fattore accelerante nell’acquisizione ci competenze essenziali per il mercato del lavoro con impatti positivi che difficilmente si sviluppano in aula. I dati presentati dall’Inapp a questo proposito registrano tra il 2014 e il 2016 il finanziamento di 268 progetti nell’ambito dell’azione chiave 1 con un impegno finanziario di 76 milioni di euro e una partecipazione di 23.776 soggetti tra allievi (21.894) e personale degli organismi che operano nell’ambito dell’istruzione e formazione professionale (1.882). Passando dai numeri alle prospettive oggi, 9 maggio, in chiusura della tre giorni di festeggiamenti, durante la conferenza “Erasmus+ e il futuro dell’Europa” presso Palazzo Vecchio è stato consegnato il manifesto della Generazione Erasmus, il documento politico-culturale elaborato dagli ex studenti Erasmus che hanno partecipato agli Stati Generali della Generazione Erasmus per avviare un dialogo sui maggiori temi di interesse per il futuro dell’Europa. Presenti al convegno, tra gli altri, la Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, il Sottosegretario con delega agli Affari europei Sandro Gozi, il Sottosegretario di Stato al Lavoro Luigi Bobba e Isabella Pitoni responsabile per l’Inapp dell’agenzia Erasmus+.