I low skilled italiani

Nuova pubblicazione INAPP e un omaggio a Tullio De Mauro

30.01.2018 - Novità nello scaffale INAPP con il volume “Focus PIAAC: i low skilled in literacy. Profilo degli adulti italiani a rischio di esclusione sociale”. L’uscita del volume è anche l’occasione per pubblicare, a un anno dalla sua scomparsa, la versione integrale dell’intervista a Tullio de Mauro “Una scuola grande quanto il mondo. Insegnanti, studenti, policy makers e la sfida delle competenze” realizzata nel novembre 2016, in cui lo studioso affronta il tema delle competenze e dell’analfabetismo funzionale da diversi punti di vista.

Il nuovo volume INAPP a cura di Simona Mineo e Manuela Amendola costituisce un approfondimento relativo al fenomeno complesso degli adulti con bassi livelli di competenze (low skilled) basato sui risultati del Primo Ciclo dell’indagine internazionale OCSE-PIAAC. Negli ultimi anni i risultati di PIAAC sono stati utilizzati per orientare policy e disegnare interventi mirati al rafforzamento e allo sviluppo delle competenze.

In particolare, nel volume sono raccolte analisi volte a definire le caratteristiche socio-demografiche dei low skilled italiani e i fattori che determinano una maggiore probabilità di posizionarsi ai più bassi livelli di competenza; i risultati del modulo Reading Component, un nuovo strumento di analisi delle competenze alfabetiche di base, utile allo sviluppo di politiche di alfabetizzazione funzionale per gli adulti; la correlazione fra l’uso delle Information Processing Skills  ̶ lettura, scrittura e calcolo – e il possesso di competenze.

I dati PIAAC evidenziano come il problema dei low skilled (o analfabeti funzionali) sia una realtà drammaticamente presente in Italia: i cittadini di età compresa tra i 16 e 65 anni con livelli molto bassi di literacy sono poco meno di 11 milioni, il 27,9% della popolazione di riferimento. Dal Paper emerge, inoltre, come il fenomeno caratterizzi tutta la popolazione: non solo, come prevedibile, gli over 55 soggetti ad una maggiore obsolescenza delle competenze per via dell’avanzare dell’età e/o della fuoriuscita dal mondo del lavoro, ma tutte le fasce di età ed, in misura preoccupante, anche i giovani (la percentuale di low skilled tra i 16 e i 34 anni supera il 25% della popolazione). Vedi infografica.

Il tema degli adulti con bassi livelli di competenze è anche uno degli argomenti trattati da Tullio De Mauro nell’intervista realizzata durante la produzione di “Le competenze per vivere e lavorare” e “Competenti si diventa”, i due documentari nati dalla collaborazione tra INAPP e RAI.

Nel corso dell’intervista, corredata da una scheda in cui sono evidenziati i principali argomenti toccati nel video, De Mauro chiarisce e analizza i nodi centrali legati alle competenze in relazione alle diverse modalità dell’apprendimento, ai contesti scolastici, al ruolo degli insegnanti, alle competenze collegate alle nuove tecnologie, dando anche un quadro del contesto italiano in rapporto ad altri paesi europei ed extraeuropei. “I tempi sono cambiati da quando leggere, scrivere e far di conto costituivano un patrimonio sufficiente per fare grandi cose nel mondo contadino” ricorda De Mauro “(…) leggere, scrivere e far di conto a livelli molto più alti di quelli di un tempo è una necessità da cui non soltanto non dobbiamo liberarci, ma a cui dobbiamo dare risposta con un’educazione adeguata.”

L’intervista a Tullio De Mauro è presentata nell’ambito del focus audiovideo “Le competenze: la parola agli esperti” (a cura di Ilaria Piperno nell’ambito delle attività del Progetto PIAAC  ̶  Responsabile Simona Mineo) in cui diversi esperti trattano questa tematica da punti di vista molteplici e con approcci differenti al fine di restituire la complessità dell’argomento, la sua ampiezza e le implicazioni in più settori (istruzione, orientamento e formazione professionale, mercato del lavoro). Di questi interventi, sono stati già pubblicati sul sito INAPP “Il Programma PIAAC. Un nuovo sguardo alla valutazione delle competenze”, intervista ad Andreas Schleicher (Responsabile della Direzione Education and Skills dell’OCSE) e “Le recenti policy europee in tema di competenze” intervista ad Ana Carla Pereira (Responsabile del Modernisation Social Protection System della DG Employment, Social Affairs and Inclusion della Commissione Europea).