Tu sei qui
14.07.2017 - E’ stato pubblicato il Paper “L’Istruzione e Formazione professionale (IeFP) nell’esperienza degli Imprenditori”, frutto di un’indagine Inapp centrata sulla descrizione degli aspetti che caratterizzano la transizione verso il mondo del lavoro dei giovani qualificati e diplomati IeFP. In particolare, lo studio ha previsto alcune interviste ad imprenditori che, in qualità di testimoni privilegiati, sono stati chiamati a descrivere l’esperienza dei giovani qualificati e diplomati nel momento dell’ingresso nella propria azienda.
Nello specifico, si è cercato di osservare la relazione esistente tra le conoscenze e competenze dei giovani provenienti dai percorsi formativi e i fabbisogni delle aziende presso cui tali lavoratori hanno trovato impiego.
Trattandosi di un ambito di osservazione nuovo, si è immaginata un’indagine pilota che contemplasse la realizzazione di almeno 20 interviste (studi di caso) presso aziende appartenenti ai settori economici che raccolgono il numero più alto di qualificati e diplomati nella IeFP (meccanica, elettronica, estetica e ristorazione).
Alla luce dei risultati si conferma il ruolo che la filiera ha nel processo di crescita degli allievi e la sua capacità di veicolare nei percorsi formativi sia le competenze tecniche sia quelle trasversali. L’idea generale, che accomuna la quasi totalità degli imprenditori intervistati, è che l’esperienza nei percorsi IeFP costituisca per i ragazzi una buona base di partenza e un primo contatto con la realtà lavorativa.
È altrettanto diffusa la convinzione che il percorso di crescita professionale e formativa dei ragazzi passi necessariamente attraverso l’esperienza diretta all’interno delle aziende. In questo senso, tutti gli imprenditori intervistati hanno sottolineato l’importanza dello stage quale momento fondamentale per conoscere i ragazzi in una possibile prospettiva assunzionale.
Lo stage non è stato dunque percepito come un mero assolvimento di quanto previsto dalla norma, ma risulta uno strumento utile per gli imprenditori, in un’ottica di sviluppo della propria azienda e per gli studenti che possono rendersi conto della professione che andranno a svolgere.
Un altro aspetto importante che emerge dall’indagine è rappresentato dalla funzione di intermediazione praticata dagli enti di formazione verso le imprese. In tal senso gli enti svolgono una vera attività di scouting territoriale diretto all’individuazione di possibili realtà produttive interessate ad accogliere i ragazzi in stage.
Infine, dalle interviste effettuate si è riscontrato che la principale forma contrattuale utilizzata in ingresso dalle aziende è costituita dall’apprendistato. Ciò fa considerare due aspetti: il primo è l’effettiva utilità che tale istituto contrattuale ha come strumento di inserimento dei giovani nel mercato del lavoro, mentre il secondo rilancia la funzione educativa dell’apprendistato “imparare lavorando”, confermando, al netto di una serie di vantaggi oggettivi per l’azienda, l’approccio pedagogico che gli imprenditori hanno dimostrato di voler far proprio nel corso degli anni.