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In materia di lavoro nero nel settore agricolo le disposizioni contenute nella Legge 199/2016 mirano, in sintesi, a garantire il rafforzamento delle procedure di contrasto sul piano civile e penale, la confisca dei patrimoni delle aziende che commettono il reato di caporalato , nonché l''intensificazione dei controlli da parte degli organi preposti. In particolare, la principale novità riguarda la riformulazione del delitto di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (già inserito all'art. 603-bis del codice penale) attraverso la riscrittura della condotta illecita del caporale, ovvero di chi recluta manodopera per impiegarla presso terzi in condizioni di sfruttamento, approfittando dello stato di bisogno, anche a prescindere da comportamenti violenti, minacciosi o intimidatori. Gli strumenti di contrasto vanno dal rafforzamento dell'istituto della confisca e di altre misure cautelari, alla concessione di attenuanti in caso di collaborazione con le autorità, sino all'arresto obbligatorio in flagranza di reato. Tra le altre disposizioni si segnalano le misure di sostegno e di tutela del lavoro agricolo. In dettaglio, è modificata la normativa che ha istituito presso l'INPS la cd. Rete del lavoro agricolo di qualità, alla quale possono essere iscritte le imprese agricole più virtuose, che non hanno riportato condanne penali per violazioni della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale e in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto e che non sono destinatarie, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative, oltre ad essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi. Altre modifiche riguardano la composizione della cabina di regia della Rete, alla quale sono attribuiti ulteriori nuovi compiti. È inoltre previsto un piano di interventi contenente misure per la sistemazione logistica e il supporto dei lavoratori stagionali, che curano la raccolta dei prodotti agricoli, nonché idonee forme di collaborazione con le sezioni territoriali della Rete, anche per la realizzazione di modalità sperimentali di collocamento agricolo modulate a livello territoriale.