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Pensioni: Italia, governo svedese e World Bank per Third NCD Conference all’INAPP
Il ministro Poletti: “I tempi richiedono risposte rapide”.
Sacchi (INAPP): “Affiancare misure sociali agli NDC per ridurre al minimo il rischio di povertà relativa in età avanzata"
06.10.2017 - Giunta alla sua terza edizione e organizzata congiuntamente dall’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP), Governo Svedese e Banca Mondiale, è iniziata questa mattina all'INAPP la Third NCD Conference, che ospita circa 80 esperti di sistemi pensionistici provenienti da tutto il mondo.
"Qui si affronta il tema delle pensioni, delle politiche e delle scelte sul piano della previdenza” ha affermato, in apertura dei lavori, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti: “queste scelte si incrociano più in generale con le tematiche delle politiche sociali e fanno riferimento a grandi cambiamenti, demografici e tecnologici: aumenta la preoccupazione e l’incertezza guardando al futuro. Per evitare il rischio di spostare nel tempo i problemi e scaricarli sulle generazioni più giovani, occorre immaginare sistemi in grado di mantenere l’equilibrio, producendo condizioni di coesione sul piano sociale. In un momento come questo” ha aggiunto il Ministro Poletti “è essenziale valutare rapidamente quali siano gli impatti e gli effetti dei cambiamenti stessi sui sistemi previdenziali e sulla sicurezza sociale. Per questo la discussione di oggi, qui all’INAPP, è così importante”.
“Questa Terza conferenza NCD è focalizzata sulle sfide del cambiamento demografico, tecnologico e sociale per i sistemi pensionistici e i rischi di marginalizzazione e di polarizzazione nell’economia”, ha affermato il Presidente dell’INAPP Stefano Sacchi. "Questi del resto sono i temi di cui si occupa INAPP: il nostro Istituto ha appena lanciato un programma di ricerca sugli effetti del cambiamento tecnologico nel modo del lavoro, il futuro del lavoro e gli investimenti sociali” ha aggiunto Sacchi, “elaborando tra l’altro le concept note intorno allo stesso tema per l’ultimo G7 lavoro tenuto la scorsa settimana a Torino”.
Con la Svezia, l'Italia è uno dei quattro paesi precursori dell'approccio NDC (Non financial Defined Contribution), il sistema introdotto in Italia dalla riforma Dini del 1995. "Dopo oltre 20 anni di sperimentazione dell’approccio NDC, si conferma la caratteristica di fornire stabilità finanziaria nel lungo termine e, in ragione del tasso di contribuzione, pensioni eque, sicure e mediamente adeguate per i lavoratori con curriculum contributivo pieno”, afferma ancora Stefano Sacchi. "Da soli, tuttavia, e per la natura stessa del disegno, gli NDC non possono essere in grado di prevenire la povertà in età avanzata per l'intera popolazione. Affiancare misure sociali agli NDC per ridurre al minimo il rischio di povertà relativa in età avanzata è una priorità all'ordine del giorno della Terza conferenza NDC." Un Volume con i risultati della conferenza sarà pubblicato nel 2018, in collaborazione con la Banca mondiale.
L’iniziativa proseguirà all’INAPP fino a questa sera e riprenderà nella giornata di domani.
Portavoce del Presidente: Silvia Zingaropoli - 338 6433237
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