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Il decreto-legge in oggetto disciplina le misure per favorire la concorrenza, tutelare i consumatori e garantire agli stessi un adeguato livello di conoscenza dei servizi e adotta misure a garanzia dei consumatori, dello sviluppo di attività economiche e della nascita di nuove imprese. Con la conversione in legge, tra le integrazioni/modifiche si evidenziano le modifiche e integrazioni dell'articolo 13 riguardante le misure urgenti in materia di istruzione tecnico-professionale e di valorizzazione dell'autonomia scolastica. Vengono introdotti i commi da 1-bis a 1-sexsies, in cui viene stabilito che gli istituti tecnici e gli istituti professionali sono riordinati e potenziati come istituti tecnici e professionali, appartenenti al sistema dell'istruzione secondaria superiore, finalizzati istituzionalmente al conseguimento del diploma; gli istituti di istruzione secondaria superiore, ai fini di quanto previsto dall'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, attivano ogni opportuno collegamento con il mondo del lavoro e dell'impresa, ivi compresi il volontariato e il privato sociale, con la formazione professionale, con l'università e la ricerca e con gli enti locali. Oltre all'emanazione di regolamenti per il riordino e il potenziamento degli istituti tecnico-professionali, sono adottate apposite linee-guida, predisposte dal Ministro della pubblica istruzione d'intesa, ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del medesimo decreto legislativo, al fine di realizzate organici raccordi tra i percorsi degli istituti tecnico-professionali e i percorsi di istruzione e formazione professionale finalizzati al conseguimento di qualifiche e diplomi professionali di competenza delle regioni compresi in un apposito repertorio nazionale. Vengono sostituiti i commi da 2 a 8 dell'articolo 13, che vanno a disciplinare, in ambito provinciale o sub-provinciale, la costituzione di "poli tecnico-professionali" tra gli istituti tecnici e gli istituti professionali, le strutture della formazione professionale accreditate ai sensi dell'articolo 1, comma 624, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e le strutture che operano nell'ambito del sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore denominate "istituti tecnici superiori" nel quadro della riorganizzazione di cui all'articolo 1, comma 631, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.