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04.06.2018 - Sono state presentate il 25 maggio presso l’Auditorium INAPP alcune anticipazioni dell’indagine annuale sull'occupazione e gli sviluppi sociali in Europa (Rapporto ESDE 2018), la cui uscita è prevista per l’inizio dell’estate.
L’indagine riferisce sulle ultime tendenze occupazionali e sociali e riflette le sfide future nonché le possibili risposte strategiche. Si tratta della principale relazione della Commissione europea che fornisce dati, analisi ed esamina tendenze e sfide future del mercato del lavoro. Gli approfondimenti in questa annualità riguardano l’equità intergenerazionale e il costo dell'invecchiamento.
Ad avviare i lavori Paola Nicastro, Direttore Generale dell’INAPP, che ha ricordato come l’Istituto concentri il proprio impegno su temi quali l’analisi dei fenomeni che impattano e trasformano il mercato del lavoro come l’innovazione tecnologica, l’automazione dei sistemi produttivi e il cambiamento demografico. In questo senso – ha sottolineato Nicastro – la collaborazione tra INAPP e AdEPP sull’indagine per il Rapporto ESDE appare un gemellaggio perfetto.
Il Presidente dell’INAPP, Stefano Sacchi, ha sottolineato come questa indagine rappresenti un appuntamento periodico che l’Istituto e AdEPP, insieme alle agenzie per il lavoro, intendono mantenere. ‘Con la giornata di oggi – ha detto Sacchi - si avvia infatti la costituzione di un Osservatorio permanente che analizzi i trend demografici e i grandi cambiamenti in ambito lavorativo e previdenziale’.
Il dibattito della mattina ha preso spunto da alcune anticipazioni dal Rapporto 2018, presentate da Loukas Stemitsiotis, dirigente dell’Unità Analisi tematica della Direzione generale per l'occupazione, gli affari sociali e l'inclusione della Commissione Europea.
Nel suo intervento il rappresentante della Commissione europea ha focalizzato l’attenzione sulla situazione dei giovani, oggi particolarmente svantaggiati tanto per il reddito quanto sul mercato del lavoro, con una forte esposizione a contratti non standard e a salari più bassi. A fronte di questo si rileva una forte pressione nei loro confronti affinché diventino più produttivi mentre si prospetta un “doppio onere” dovuto all’invecchiamento della popolazione. Come rafforzare dunque la capacità di trasformazione dell'UE per una migliore resilienza a lungo termine? Dal Rapporto emergono alcune possibili risposte, da sperimentare in particolare sul mercato del lavoro, attivando le persone, utilizzando appieno le risorse umane disponibili e investendo nella loro occupabilità per migliorarne la produttività. In campo pensionistico emerge dal rapporto la necessità di un ripensamento sulla sicurezza sociale dovuta all’introduzione di nuove forme di lavoro.
All’esposizione di questi primi elementi del Rapporto è seguito l’intervento di Alessandro Ramazza, Presidente Assolavoro, che ha incentrato il suo contributo su demografia e cambiamento tecnologico, mercato del lavoro e skills revolution.
Il Presidente dell’INAPP Stefano Sacchi ha aperto la tavola rotonda con i principali attori politici ricordando l’impegno dell’istituto nell’analisi dell’impatto dei grandi cambiamenti sul mercato del lavoro e sui sistemi di protezione sociale: a breve saranno infatti pubblicati i nuovi dati sulla stima della disoccupazione tecnologica e sulle necessità di upskilling e reskilling delle imprese italiane.
I risultati dell’indagine per il Rapporto ESDE – ha continuato Sacchi – potranno essere portati al nuovo “Future of Work Forum”, il forum creato da OECD, ILO e Commissione Europea all’interno del G7, di cui INAPP è rappresentante per l’Italia.
Dal confronto tra le diverse prospettive politiche, grazie ai contributi di da Renata Polverini (Forza Italia), Gianfranco Rufo (Lega) e Tommaso Nannicini (Partito Democratico), sono emerse riflessioni sulla riforma delle pensioni e del mercato del lavoro.