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In conformità agli articoli 3, 34 e 117 della Costituzione, all’articolo 14 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, all’articolo 7, comma 2, lettera h), dello Statuto e al decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 68 concernente la revisione della normativa di principio in materia di diritto allo studio e valorizzazione dei collegi universitari legalmente riconosciuti, la Regione, al fine di promuovere la conoscenza, l’accesso ai saperi e alle opportunità formative, riconosce il diritto allo studio universitario come diritto fondamentale dell’uomo ed esercita le competenze ad essa attribuite al fine di renderne effettivo il godimento. La Regione garantisce in coerenza con le strategie dell’Unione europea per lo sviluppo delle risorse umane, la piena realizzazione della libertà individuale e dell’integrazione sociale, nonché il diritto all’orientamento e all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita quale fondamento necessario per il diritto allo studio e il diritto al lavoro. La Regione intende, altresì, rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che di fatto limitano la parità di accesso all’istruzione superiore per consentire ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, di raggiungere i gradi più alti degli studi.
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