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Con la Legge n. 106/2021 viene convertito in legge, con modificazioni, il Decreto-Legge 25 maggio 2021, n. 73, e tra le modifiche relative al lavoro citiamo le nuove norme in materia di licenziamenti e ammortizzatori sociali, approvate con il Decreto-Legge 30 giugno 2021, n. 99 e inserite nella presente legge di conversione. Queste nuove norme, spostano la scadenza del blocco dei licenziamenti e della cassa covid al 31 ottobre per il settore tessile-abbigliamento-pelli e concedono, per le aziende uscite del blocco licenziamenti dal 30 giugno, nuove settimane di cassa integrazione guadagni gratuita, e si affiancano a quelle già contenute nel testo originario. Tra le novità si segnalano anche le nuove risorse del Fondo per il potenziamento delle competenze e la riqualificazione professionale. Nessuna modifica è intervenuta relativamente alle misure di politica attiva del lavoro. Viene, inoltre, incrementato il Fondo straordinario per il sostegno degli enti del Terzo Settore (art. 1-quater); è istituito, nello stato di previsione del Ministero del Lavoro e delle Poitiche Sociali, un Fondo con una dotazione di 10 milioni di euro per l'anno 2021 al fine di assicurare alle istituzioni pubbliche di assistenza e di beneficienza un sostegno economico utile a garantire la continuità nell'erogazione delle prestazioni (art. 1-quinques); è istituito presso il Ministero del Turismo un Fondo, con una dotazione di 5 milioni di euro per l'anno 2021, da destinare al sostegno delle strutture ricettive extralberghiere a carattere non imprenditoriale munite di codice identificativo regionale o, in mancanza, identificate mediante autocertificazione in merito allo svolgimento dell'attività di bed and breakfast (art. 7-bis). Per quanto riguarda la Scuola, tra l'altro, è istituito un apposito Fondo nello stato di previsione del Ministero dell'Istruzione, con la dotazione di 6 milioni di euro per l'anno 2021, al fine di garantire l'ordinato avvio dell'anno scolastico 2021/2022 (art. 4-septies). Inoltre, per ridurre il fenomeno del divario digitale e di favorire la fruizione della didattica digitale integrata, le istituzioni scolastiche possono chiedere contributi per la concessione di dispositivi digitali dotati di connettività in comodato d'uso gratuito agli studenti appartenenti a nuclei familiari con un indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 20.000 euro annui (sostituito il comma 623).