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Il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari, e' convertito in legge con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge. Tra le varie misure adottate si segnalano quelle relative ai :
Dirigenti pubblici. Sì alle uscite in anticipo dei dirigenti della PA con 4 anni di anticipo, cioé a 62 anni anziché 66, con scelta motivata dell’ente. Parametri diversi per alcune categorie: ai medici, la soglia è di 65 anni, mentre la previsione non si attua per magistrati e docenti universitari.
Dipendenti. Divieto assoluto di trattenimento in servizio a partire da ottobre se si è raggiunto il minimo di età pensionabile; per i magistrati, la regola si applicherà solo dal 2016. Cambia la mobilità: spostamenti entro i 50 chilometri, ma per chi ha figli piccoli diventerà volontaria.
Consulenze e incarichi dirigenziali a personale in quiescenza. Viene esteso anche agli Enti e alle Società partecipate il divieto di conferimento di incarichi di studio e di consulenza a titolo oneroso, a qualsiasi persona in quiescenza, già appartenente a quella o altra amministrazione. Consentiti invece, gli incarichi a titolo gratuito con una durata non superiore ad un anno, non prorogabile, nè rinnovabile, presso ciascuna Amministrazione.
Assunzioni. Confermato il tetto di spesa entro il 60% per l’esborso dovuto a chi lascia nel 2014, con incremento al 40% nel 2015 e al 100% nel 2018. Mille nuovi posti in arrivo per Vigili del Fuoco e Polizia.
Anticorruzione. L’Anac diventa l’autorità suprema in fatto di vigilanza sugli appalti: ora l’ente potrà proporre commissariamenti anche qualora il procedimento penale non sia ancora stato aperto.
Giustizia. Confermata l’abolizione dei Tar distaccati e del magistrato delle acque per le province venete e di Mantova.
Divieto di richiedere al cittadino informazioni e dati. Inserito il divieto per le PPAA di richiedere al cittadino informazioni e dati presenti entro l'Anagrafe nazionale della popolazione residente.
Il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari, e' convertito in legge con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge. Tra le varie misure adottate si segnalano quelle relative ai :
Dirigenti pubblici. Sì alle uscite in anticipo dei dirigenti della PA con 4 anni di anticipo, cioé a 62 anni anziché 66, con scelta motivata dell’ente. Parametri diversi per alcune categorie: ai medici, la soglia è di 65 anni, mentre la previsione non si attua per magistrati e docenti universitari.
Dipendenti. Divieto assoluto di trattenimento in servizio a partire da ottobre se si è raggiunto il minimo di età pensionabile; per i magistrati, la regola si applicherà solo dal 2016. Cambia la mobilità: spostamenti entro i 50 chilometri, ma per chi ha figli piccoli diventerà volontaria.
Consulenze e incarichi dirigenziali a personale in quiescenza. Viene esteso anche agli Enti e alle Società partecipate il divieto di conferimento di incarichi di studio e di consulenza a titolo oneroso, a qualsiasi persona in quiescenza, già appartenente a quella o altra amministrazione. Consentiti invece, gli incarichi a titolo gratuito con una durata non superiore ad un anno, non prorogabile, nè rinnovabile, presso ciascuna Amministrazione.
Assunzioni. Confermato il tetto di spesa entro il 60% per l’esborso dovuto a chi lascia nel 2014, con incremento al 40% nel 2015 e al 100% nel 2018. Mille nuovi posti in arrivo per Vigili del Fuoco e Polizia.
Anticorruzione. L’Anac diventa l’autorità suprema in fatto di vigilanza sugli appalti: ora l’ente potrà proporre commissariamenti anche qualora il procedimento penale non sia ancora stato aperto.
Giustizia. Confermata l’abolizione dei Tar distaccati e del magistrato delle acque per le province venete e di Mantova.
Divieto di richiedere al cittadino informazioni e dati. Inserito il divieto per le PPAA di richiedere al cittadino informazioni e dati presenti entro l'Anagrafe nazionale della popolazione residente.