Decreto-Legge 24 giugno 2014, n. 90

Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari
Thesaurus: 
Qualità
Riforme
Programmazione
Razionalizzazione
Abstract: 

 Le disposizioni contenute nel presente decreto-legge mirano a rendere più efficiente e trasparente, nei rapporti con i cittadini e le imprese, la macchina amministrativa pubblica, sostenendo nel contempo l'occupazione nel settore del pubblico impiego.  Al via dunque la staffetta generazionale con l'abolizione del trattenimento in servizio per chi ha raggiunto l'età pensionabile a partire dal 1 novrembre 2014 (art. 1).  Per magistrati e militari  la soppressione dell'istituto slitterà di un anno. Sempre nell’ottica di un ricambio generazionale e di rendere possibile nuova occupazione viene semplificato e reso più flessibile il turn over nella Pubblica Amministrazione (art. 3) Si sblocca la mobilità volontaria dei dipendenti eliminando l'assenso dell'amministrazione di provenienza  e si prevede quella d'ufficio -  entro il limite dei 50 km -  per bilanciare le carenze di organico tra le varie amministrazioni (art. 4). Stop agli incarichi dirigenziali a chi è già pensionato (art. 6).  Cariche o incarichi possono essere conferiti solo a titolo gratuito. Le disposizioni non si applicano però agli organi costituzionali.  Ai fini della razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica, a decorrere dal 1° agosto 2014, i contingenti complessivi dei distacchi, aspettative e permessi, al personale delle pubbliche amministrazioni sono ridotti del cinquanta per cento per ciascuna associazione sindacale (art. 7). Le disposizioni contenute nel Capo III riguardano la riorganizzazione della P.A. Per la razionalizzazione degli enti pubblici  e dei servizi strumentali alle varie amministrazioni si prevede la ricognizione degli enti pubblici e l'unificazione delle banche dati delle società partecipate (art. 17), nonchè  la soppressione di enti e uffici. A decorrere dal 1° ottobre 2014 sono  infatti soppresse le sezioni staccate di tribunale amministrativo regionale e  il Magistrato delle Acque per le province venete e di Mantova (art. 18).  Viene istituita un’unica Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici e contro la corruzione: le funzioni dell'AVCP vengono  assunte dall'ANAC (art. 19). Tra le altre misure si segnalano l'unificazione delle varie Scuole di formazione della pubblica amministrazione (art. 21) e l'applicazione di limiti nella nomina dei componenti delle Autorità indipendenti (art. 22). In materia di trasparenza e correttezza  nelle procedure dei lavori pubblici il Titolo III prevede misure straordinarie di gestione e monitoraggio per le  imprese coinvolte in procedimenti penali (art. 32), il dvieto di transazioni della P.A. con società o enti esteri aventi sede in Stati che non permettono l'identificazione dei soggetti che ne detengano la proprietà o il controllo (art. 35),  e la trasmissione all'ANAC delle varianti in corso d'opera (art. 37). Gli artt. 38-54 disciplinano invece  l'attuazione del processo amministrativo e del processo civile telematico in un'ottica di efficentamento della macchina giudiziaria.

Documento: 

Le disposizioni contenute nel presente decreto-legge mirano a rendere più efficiente e trasparente, nei rapporti con i cittadini e le imprese, la macchina amministrativa pubblica, sostenendo nel contempo l'occupazione nel settore del pubblico impiego.  Al via dunque la staffetta generazionale con l'abolizione del trattenimento in servizio per chi ha raggiunto l'età pensionabile a partire dal 1 novrembre 2014 (art. 1).  Per magistrati e militari  la soppressione dell'istituto slitterà di un anno. Sempre nell’ottica di un ricambio generazionale e di rendere possibile nuova occupazione viene semplificato e reso più flessibile il turn over nella Pubblica Amministrazione (art. 3) Si sblocca la mobilità volontaria dei dipendenti eliminando l'assenso dell'amministrazione di provenienza  e si prevede quella d'ufficio -  entro il limite dei 50 km -  per bilanciare le carenze di organico tra le varie amministrazioni (art. 4). Stop agli incarichi dirigenziali a chi è già pensionato (art. 6).  Cariche o incarichi possono essere conferiti solo a titolo gratuito. Le disposizioni non si applicano però agli organi costituzionali.  Ai fini della razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica, a decorrere dal 1° agosto 2014, i contingenti complessivi dei distacchi, aspettative e permessi, al personale delle pubbliche amministrazioni sono ridotti del cinquanta per cento per ciascuna associazione sindacale (art. 7). Le disposizioni contenute nel Capo III riguardano la riorganizzazione della P.A. Per la razionalizzazione degli enti pubblici  e dei servizi strumentali alle varie amministrazioni si prevede la ricognizione degli enti pubblici e l'unificazione delle banche dati delle società partecipate (art. 17), nonchè  la soppressione di enti e uffici. A decorrere dal 1° ottobre 2014 sono  infatti soppresse le sezioni staccate di tribunale amministrativo regionale e  il Magistrato delle Acque per le province venete e di Mantova (art. 18).  Viene istituita un’unica Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici e contro la corruzione: le funzioni dell'AVCP vengono  assunte dall'ANAC (art. 19). Tra le altre misure si segnalano l'unificazione delle varie Scuole di formazione della pubblica amministrazione (art. 21) e l'applicazione di limiti nella nomina dei componenti delle Autorità indipendenti (art. 22). In materia di trasparenza e correttezza  nelle procedure dei lavori pubblici il Titolo III prevede misure straordinarie di gestione e monitoraggio per le  imprese coinvolte in procedimenti penali (art. 32), il dvieto di transazioni della P.A. con società o enti esteri aventi sede in Stati che non permettono l'identificazione dei soggetti che ne detengano la proprietà o il controllo (art. 35),  e la trasmissione all'ANAC delle varianti in corso d'opera (art. 37). Gli artt. 38-54 disciplinano invece  l'attuazione del processo amministrativo e del processo civile telematico in un'ottica di efficentamento della macchina giudiziaria.

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