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L'impatto della crisi economica sui giovani è particolarmente negativo: a gennaio 2013 il tasso di disoccupazione giovanile nell'UE era del 23,6%, più del doppio del tasso di disoccupazione degli adulti, e non si vedono segni di miglioramento. 7,5 milioni di europei di età compresa tra i 15 e i 24 anni sono disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione.
Per combattere questi livelli di disoccupazione giovanile inaccettabili, il 5 dicembre 2012 la Commissione ha adottato il pacchetto per l'occupazione giovanile comprendente una proposta di raccomandazione del Consiglio sull'istituzione di una garanzia per i giovani, ha avviato una seconda fase di consultazione delle parti sociali su un quadro di qualità per i tirocini, ha annunciato un'alleanza europea per l'apprendistato e ha illustrato alcuni modi per ridurre gli ostacoli alla mobilità giovanile. I fondi strutturali dell'UE hanno già dato un contributo importante alla lotta continua contro la disoccupazione giovanile, in particolare attraverso i gruppi di intervento istituiti nel quadro dell'iniziativa "Opportunità per i giovani", adottata nel dicembre 20114. Il Consiglio europeo del 7 e 8 febbraio 2013 ha ricordato il grande sostegno già fornito dall'UE. Riconoscendo la situazione particolarmente difficile dei giovani in alcune regioni, ha proposto un'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile con una dotazione di 6 miliardi di euro per sette anni (2014-2020), aperta a tutte le regioni con un livello di disoccupazione giovanile superiore al 25%.Questa iniziativa sarebbe finanziata, nel quadro della sottorubrica per la politica di coesione,
con 3 miliardi di euro da investimenti mirati del Fondo sociale europeo (FSE) e 3 miliardi di euro da una linea di bilancio dedicata. Al fine di porre in essere tutte le condizioni necessarie per una rapida attuazione dell'iniziativa, la Commissione definisce di seguito i principali parametri proposti per l'iniziativa e presenta le sue proposte di modifiche corrispondenti del regolamento recante disposizioni comuni (RDC), che copre i fondi strutturali e il Fondo europeo per gli investimenti, e del regolamento del Fondo sociale europeo, che sono attualmente in discussione tra il Parlamento europeo e il Consiglio.
L'impatto della crisi economica sui giovani è particolarmente negativo: a gennaio 2013 il tasso di disoccupazione giovanile nell'UE era del 23,6%, più del doppio del tasso di disoccupazione degli adulti, e non si vedono segni di miglioramento. 7,5 milioni di europei di età compresa tra i 15 e i 24 anni sono disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione.
Per combattere questi livelli di disoccupazione giovanile inaccettabili, il 5 dicembre 2012 la Commissione ha adottato il pacchetto per l'occupazione giovanile comprendente una proposta di raccomandazione del Consiglio sull'istituzione di una garanzia per i giovani, ha avviato una seconda fase di consultazione delle parti sociali su un quadro di qualità per i tirocini, ha annunciato un'alleanza europea per l'apprendistato e ha illustrato alcuni modi per ridurre gli ostacoli alla mobilità giovanile. I fondi strutturali dell'UE hanno già dato un contributo importante alla lotta continua contro la disoccupazione giovanile, in particolare attraverso i gruppi di intervento istituiti nel quadro dell'iniziativa "Opportunità per i giovani", adottata nel dicembre 20114. Il Consiglio europeo del 7 e 8 febbraio 2013 ha ricordato il grande sostegno già fornito dall'UE. Riconoscendo la situazione particolarmente difficile dei giovani in alcune regioni, ha proposto un'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile con una dotazione di 6 miliardi di euro per sette anni (2014-2020), aperta a tutte le regioni con un livello di disoccupazione giovanile superiore al 25%.Questa iniziativa sarebbe finanziata, nel quadro della sottorubrica per la politica di coesione,
con 3 miliardi di euro da investimenti mirati del Fondo sociale europeo (FSE) e 3 miliardi di euro da una linea di bilancio dedicata. Al fine di porre in essere tutte le condizioni necessarie per una rapida attuazione dell'iniziativa, la Commissione definisce di seguito i principali parametri proposti per l'iniziativa e presenta le sue proposte di modifiche corrispondenti del regolamento recante disposizioni comuni (RDC), che copre i fondi strutturali e il Fondo europeo per gli investimenti, e del regolamento del Fondo sociale europeo, che sono attualmente in discussione tra il Parlamento europeo e il Consiglio.