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Un unico articolo e 212 commi per riformare il sistema nazionale di istruzione e formazione. I punti principali della "Buona scuola" si sostanziano nel potenziamento dell'autonomia scolastica, in un piano straordinario di assunzioni, risorse più stabili, investimenti ad hoc per laboratori e digitale. In particolare, i dirigenti scolastici avranno più strumenti finanziari e operativi per realizzare i propri programmi di offerta formativa che diventano triennali. La legge prevede un finanziamento aggiuntivo di tre miliardi a regime sul capitolo istruzione e un piano di assunzioni per la copertura delle cattedre vacanti e il potenziamento della didattica. Le scuole superiori potranno attivare materie opzionali per rispondere meglio alle esigenze educative dei ragazzi.E' previsto il potenziamento delle competenze linguistiche, di quelle digitali e computazionali, artistiche e musicali. L'alternanza scuola-lavoro diventa strutturale con 100 milioni di euro all'anno e sarà garantita a tutti nell'ultimo triennio delle scuole superiori, licei compresi. Si farà in azienda, ma anche in enti pubblici e musei, durante l'anno scolastico come nel periodo estivo e anche all'estero. Per quanto riguarda la valorizzazione delle risorse umane viene istituito un fondo per il merito del personale docente (200 milioni all'anno) unitamente ad altri strumenti quali la carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione degli insegnanti (un voucher annuale di 500 euro). Tra le altre disposizioni si segnalano quelle che assegnano 90 milioni di euro per l’adeguamento dei laboratori e la digitalizzazione della didattica; l'introduzione di una detrazione sulle rette per l’iscrizione alle scuole paritarie (con un tetto di 400 euro); la previsione di uno school bonus per chi investe in istruzione, il finanziamento di 300 milioni di euro per l’edilizia scolastica ai progetti per la costruzione di istituti innovativi.